Il ristorante Dyhrberg si presenta alla ZAGG in una veste completamente rinnovata. I valori del marchio Dyhrberg impregnano tutto – dall'atmosfera al menù.
Il ristorante Dyhrberg è presente alla ZAGG da oltre 30 anni. Nel 2016 si è trasferito nel padiglione 3, diventando così un elemento centrale del salone. È nata poi l'idea di rinnovare lo stand, come spiega la direttrice della fiera, Suzanne Galliker. «Puntavamo a un nuovo concetto che tenesse conto dei cambiamenti nel settore gastronomico e che al contempo si orientasse in modo più marcato ai valori di Dyhrberg.»
Delizie autentiche fatte in casa
Portare il marchio Dyhrberg non basta: anche il contenuto dev'essere all'altezza. La nuova immagine doveva riflettere questo principio, secondo Ralf Weidkuhn, responsabile per il marketing e le vendite presso Dyhrberg: «Dyhrberg è sinonimo di delizie autentiche fatte in casa e vanta una storia di successo lunga più di mezzo secolo. Siamo il primo affumicatoio di salmoni in Svizzera e ci distinguiamo per il nostro amore per l'artigianato, il nostro rigore e il nostro impegno per la tradizione.» Valori che nel ristorante si esprimono nei piatti, ma non solo.
Misterioso, tipico, autentico
La direzione della fiera ha incaricato la giovane azienda D&D Hospitality Projects dello sviluppo di un concetto. Il direttore e titolare Damien Rottet spiega il processo: «Nel quadro di un brainstorming abbiamo associato diversi concetti al marchio Dyhrberg, tra cui misterioso, tipico, autentico, semplice, tradizionale e salato-affumicato. I risultati coincidevano quasi del tutto con i quattro elementi del marchio Dyhrberg: tradizione, artigianato, affumicatura, gusto.» Questi valori sono ora la linea guida del concetto – dal menù alle posate, passando per i mobili.
La cucina in mano agli apprendisti
Il nuovo concetto si concentra sull'esperienza autentica del marchio Dyhrberg – soprattutto nel piatto. I garanti sono Daniel Gehriger, responsabile alberghiero e gastronomia presso l'ospedale cantonale di Lucerna, e il suo team. Il ristorante è gestito dagli apprendisti, spiega Gehriger: «Gli apprendisti devono dirigere e gestire la cucina autonomamente. Sono sostenuti nel loro lavoro da me, da Gregor Trost e dai nostri responsabili apprendisti, Martin Stadelmann e Tobias Marbet.» La forte integrazione degli apprendisti è stata sin dall'inizio parte del concetto. «Quando Suzanne Galliker si è rivolta a noi, abbiamo capito subito che per i nostri futuri cuochi si trattava di una fantastica opportunità per mettere in pratica la teoria.»
Disinvolti, ma con stile
Il LUKS è ora anche responsabile del servizio di assistenza. Saranno giovani che avranno un atteggiamento disinvolto con gli ospiti, pur sempre mantenendo un livello di stile elevato.